ATLETICA COGNE AOSTA

Emiliano, nonostante il gran caldo, ha concluso la sua fatica in 17esima posizione, concludendo le dieci prove disputate nell'impianto della Capitale, con 5052 punti, 49 meglio di quanto fatto a fine aprile, a Fossano quando concluse con 5003 punti.
Ben cinque i primati personali nelle singole prove, migliorate nel corso della competizione. La scarsa esperienza ha poi influito in qualche prova, dove si attendeva dal talentuoso atleta qualche punto in più; ma nulla si può chiedere in più ad Emiliano che ha affrontato con piglio le dieci prove del programma.
Bene la prova di apertura, i 100 metri, dove il nostro atleta ha eguagliato il suo personale correndo in 11”73, crono che gli ha dato il miglior piazzamento, con un confortante terzo posto. Qualche centimetro in più si sperava dal salto in lungo, una delle sue specialità, dove nelle tre prove a disposizione, dopo due nulli, è venuto un 6m08, staccando con l'altro piede, lontano dal 6m53 ottenuto in stagione. Personale poi migliorato nel getto del peso con la sfera da 5 kg scagliata a 8m83, 25 cm in più. 1m68 nel salto in alto e ancora un personale nella gara di chiusura della prima giornata, i 400 metri conclusi in 57”62 (precedente 58”14). 2751 punti e quindicesimo posto al riposo dopo le prime cinque gare. La mattina di domenica è la volta della ripartenza con i 110hs conclusi in 15”84 (personale 15”50), prestazione che gli garantirà il punteggio maggiore (751 punti). Primato personale nel lancio del disco con 28m87 (precedente 26m67) e miglioramento anche nel salto con l'asta, valicando la misura di 2m60 (2m50 il precedente pb). 33m56 la misura ottenuta nel lancio del giavellotto e chiusura con un altro record personale, grazie al 5'11”79 della prova dei 1500 (precedente primato 5'16”97).
5.052 punti il risultato finale; qualche rammarico personale per Emiliano che sperava qualcosa meglio. Tutto fa esperienza per il futuro, soprattutto la reazione emotiva di fronte a quelli che possono essere le possibili controprestazioni, da considerare soprattutto quando la colonnina di mercurio costantemente viaggiava sopra i trenta gradi.