ATLETICA COGNE AOSTA

Superlativo è stato Emiliano Vuillermoz, allenato da Marina Aramini, che nella prova dei 110hs (h 91) ha stampato un ottimo 15”50, prestazione che straccia il 16”11 della scorsa settimana. Per il talentuoso atleta di Saint-Marcel è giunto il quarto posto con i migliori piemontesi, ma soprattutto l'ottimo crono gli è valso, in questo inizio di stagione all'aperto, il terzo minimo per la partecipazione ai campionati nazionali di categoria (minimo 15”84), dopo quelli già conquistati nel salto in lungo e nel decathlon. Da sottolineare che 15”50 è prestazione che rientra tra le prime venti posizioni della graduatoria nazionale. Il sedicenne di Saint-Marcel, seppur scarico, si è poi impegnato nel concorso del lancio del disco dove ha concluso con 23m27.
Bravo anche Pietro Scattolin che, seguito da Adriano Sposato, ha esordito nella difficile specialità del salto triplo dove si è distinto con la misura di 12m68, prestazione che gli ha garantito il quarto posto finale, non così distante dal minimo per i nazionali che è di 13m15. L'atleta di Aymavilles ha centrato il primato personale anche nel lancio del giavellotto, dove seguito da Mauro Serradura è cresciuto praticamente di 1metro, raggiungendo ora la misura di 37m14.
Nel ridotto numero di effettivi in canottiera verde, ha difeso la “quota rosa” la lanciatrice aostana Denisa Taut che ha largamente migliorato il proprio personale nel getto del peso (3kg) superando il muro dei 9 metri, con un miglior lancio a 9m03, prestazione che le ha garantito il secondo posto finale. La 16enne atleta, seguita da Mauro Serradura, si è anche distinta nel concorso del lancio del martello (3kg) dove ha concluso con il quinto posto con la misura di 33m36, vicino al suo personale. Denisa, così come gli altri lanciatori, paga il divieto ad utilizzare la gabbia dei lanci del Tesolin di Aosta, conseguente all'inagibilità dovuta alla caduta di un palo della struttura capitata ad inizio dello scorso inverno. Sono trascorsi già diversi mesi, ma dal Comune di Aosta così come dalla Fidal nulla di concreto, anzi, dal comitato regionale di atletica leggera e dai gestori giunge il divieto a praticare, all'interno della struttura, ogni tipo di esercitazione.